Se chiedessimo a un bimbo piccolissimo: “ti piace la piscina?” cosa potrebbe rispondere?
La sua mamma, che lo conosce bene, scrive così:
“T
i ho portato in piscina che ancora nuotavi per i fatti tuoi dentro di me: uno che nuota dentro una che nuota. Solo a pensarci mi faceva senso. Mi sono sempre chiesta: e se S., una volta uscito, odiasse l’acqua? A chi lo restituisco? Invece prima hai assaggiato il mare e sei impazzito di gioia. Poi siamo tornati a casa e ci siamo iscritti in piscina. Sei impazzito di gioia al quadrato. E ho pensato: meno male, non ti devo restituire, che un po’ mi scoccerebbe dopo tutta la fatica che ho fatto. Invece appena entriamo nel mio mondo parallelo, in uno più piccolo e umido e colorato a tua misura, inizi a ridere. Tendi le braccia per entrare in acqua; mi guardi storto perché ho la cuffia; ti sporgi verso il fondale e bevi; osservi gli altri bimbi ma poi ti fai i fatti tuoi e ti estranei. Non fossi figlio mio direi: toh, guarda come mi somiglia quel bambino. E invece sei mio figlio e ami il mio stesso mondo parallelo.”
Siamo felici di condividere queste parole tratte dal post del 5 novembre “
Mondi paralleli o dello stare a galla” nel blog
PICCOLOBISTURI di
Daniela Corneo.
Daniela è una mamma dei nostri corsi di
acquaticità da zero a sei anni, giornalista in maternità, che ha anche scattato delle bellissime foto della nostra piscina,
guardale qui