È la sera del 19 ottobre 2024, e piove a dirotto. Mentre guardo fuori dalla finestra e assisto, impotente, all’ennesima alluvione che si abbatte sull’Emilia-Romagna, il mio pensiero va subito alla zona di via Allende. È diventato ormai un automatismo e la conferma non tarda ad arrivare: la palestra Gimi Sport Club e il Pala Cabral sono allagati. Preoccupazioni e molte domande prendono il sopravvento, la più ricorrente è: "Questa volta ce la faremo?"
Molte altre domande rimangono aperte, ma sin da subito bisogna pensare alla ripartenza. L'urgenza è questa: andare oltre lo strato di acqua e fango. I danni sono tanti, inutile girarci intorno.
Mentre scrivo questo articolo, in un momento di pausa tra una spalata e l'altra tra il Gimi e il Pala Cabral, so che tanti atleti, istruttori, allenatori, dipendenti, dirigenti, soci e numerosi amici della Polisportiva sono al lavoro per togliere il fango dagli impianti colpiti.
Una squadra incredibile che si è attivata immediatamente, senza perdere tempo. Con stivali e badili, o anche semplicemente con gli abiti indossati poche ore prima, sono lì, pronti a non perdersi d'animo e a dare una mano.
E così, mentre rifletto su quello che stanno facendo, si affaccia la “pazza idea”.
Penso che, persino inagibili come sono ora, questi spazi sportivi assolvono ancora alla loro funzione: quella di aggregare, di fare gruppo; di essere contenitori di valori da preservare.
Cos'è, in fondo, una palestra? È un luogo in cui si condividono fatiche e soddisfazioni, sconfitte e piccoli traguardi. Proprio ciò che stiamo facendo anche adesso, nell'emergenza. Spalando fango, continuiamo tenacemente a coltivare la nostra idea di sport, che torneremo a praticare anche al Gimi Sport Club e al Pala Cabral. Sembra incredibile, ma è il nostro modo per non mollare.
So che le domande che si pongono i nostri soci e le nostre socie sono tante, ma sin da domenica 20 ottobre, l'Ufficio di Presidenza della Polisportiva sta valutando i diversi scenari e con i settori e lo staff di Gimi, sta procedendo per dare le prime risposte.
Non perdiamo la fiducia, quindi, perché questo è il momento di avere una visione per il futuro.
Ce la faremo? Sì, ce la faremo.
Il Presidente
Andrea Ventura