La Polisportiva impegna molte energie nella
formazione dei suoi operatori. Per questo desideriamo informare i soci su cosa “bolle in pentola” e quali sono i risultati dei progetti già conclusi.
Il progetto “
I processi motivazionali e la prevenzione dell'abbandono sportivo giovanile nella Polisportiva G. Masi” per esempio, è nato nel 2014 grazie alla collaborazione con la facoltà di
Scienze Motorie dell'Università di Verona. Tale attività di ricerca ha rappresentato un’importante opportunità per la crescita dei nostri operatori che, quotidianamente, operano con bambini, ragazzi e adulti, vediamo come e perché.
Il progetto
L’attività ha indagato i processi motivazionali legati alla pratica sportiva, consapevoli che la motivazione a muoversi dipende anche da come gli adulti (insegnanti, genitori, allenatori) influenzano le motivazioni dei piu' giovani.
Il clima motivazionale che allenatore e genitore creano incide tanto sulle motivazioni dei ragazzi: attraverso gli stimoli proposti, le aspettative manifeste e le modalita' didattiche ed educative utilizzate si può incidere sulla qualità dell’esperienza sportiva dell’atleta. La ricerca ha studiato ha approfondito questo aspetto per prevenire l’abbandono sportivo giovanile e anche per dimostrare che, attraverso lo sport, si possono insegnare ed acquisire abilità e competenze utili in ogni ambito della vita. Queste “abilita' per la vita” (life skills) sono, ad esempio, saper ascoltare e comunicare in modo efficace, porsi degli obiettivi, prendere iniziative, organizzare il proprio tempo, controllare le emozioni e gestire lo stress, assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
La cosa più interessante è che l’insegnamento di queste abilità può essere programmato da educatori sportivi e allenatori in modo consapevole ed intenzionale: le abilita' per la vita possono essere insegnate ai piu' giovani allo stesso modo delle abilita' tecniche, attraverso istruzioni, dimostrazioni ed esercitazioni.
Una consapevolezza importante per i nostri allenatori, istruttori ed educatori.
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Metodologia
Abbiamo sottoposto tutti i giovani soci Masi dai 12 ai 22 anni (circa 700) alla compilazione di un questionario. Le domande hanno esplorato i processi motivazionali connessi alla pratica sportiva e esaminato il ruolo degli adulti nell’accompagnamento allo sport (allenatori e genitori). Gli esiti dell’indagine sono stati raccolti e analizzati.
Risultati
All'inizio dell'anno sportivo 2015/2016 l’Università di Verona (Professoressa Vitali) ha presentato il
rapporto finale della ricerca. I risultati del progetto hanno messo in evidenza dati molto interessanti e meritevoli di riflessione.
Ciò che è emerso, in modo chiaro, è la consapevolezza che qualcosa nelle pratiche consolidate dell’insegnamento delle attività sportive può essere ancora migliorato.
E adesso? Ora tocca a noi agire
Gli esiti dell’attività di ricerca costituiscono il prezioso input per la seconda fase di lavoro che ci attende quest’inverno, articolata attraverso momenti di restituzione e formazione specifica e personalizzata a educatori sportivi, allenatori e genitori dei diversi settori e delle diverse squadre.
Solo così potremo concretamente agire grazie a indicazioni operative e modelli didattici di riferimento, per prevenire l’abbandono sportivo giovanile e favorire la trasferibilita' delle abilita' dallo sport alla vita.
Sappiamo che c’è tanto lavoro da fare, ma siamo convinti ne valga la pena.
Vi terremo aggiornati.