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24/07
UNA CAMPAGNA CONTRO LE DISCRIMINAZIONI NELLO SPORT
Il razzismo nello sport purtroppo è cosa nota: in molti ricordano vicende recenti come quelle di Paola Egonu, Lukaku, Maignan, ai più alti livelli dello sport professionistico. Tuttavia, c’è ancora molto silenzio sul razzismo nello sport di base, ambiente da cui tante e tanti sportivi provengono e che spesso abbandonano a causa delle discriminazioni. Dall’idea di dare importanza a queste storie nasce "Stop racism, not the game!", una campagna del progetto europeo Monitora, a cui Uisp partecipa insieme ad altri partner europei.

La campagna accompagnerà tutto il periodo delle Olimpiadi di Parigi con video testimonianze, post divulgativi e tre video challenge sui temi chiave. Come Polisportiva Masi, siamo felici di sostenere la diffusione di messaggi importanti come questo e speriamo di favorire una maggiore consapevolezza sull'argomento. 
 
Le Olimpiadi non sono ancora iniziate, ma possiamo già monitorare le discriminazioni che stanno emergendo. Ad esempio, il dibattito attorno all’hijab sportivo vietato alle Olimpiadi è già acceso. Da tempo in Francia è vietato per le donne musulmane indossare l’hijab in alcune discipline sportive e questo divieto verrà applicato anche durante i Giochi olimpici, rischiando di precludere la partecipazione di varie atlete. Amnesty International ha sottolineato come questo divieto leda i diritti delle donne musulmane. “Il divieto per le atlete francesi di gareggiare con l’hijab sportivo ai Giochi Olimpici e Paralimpici si fa beffe dell’affermazione secondo cui Parigi 2024 sarebbero le prime Olimpiadi in cui si consacra la parità di genere, e mette a nudo la discriminazione razzista di genere che sta alla base dell’accesso allo sport in Francia”, commenta Anna Błuś, ricercatrice di Amnesty. Questo tipo di discriminazione istituzionale rende la competizione sportiva meno accessibile, togliendo a molte donne la possibilità di emanciparsi attraverso lo sport senza rinunciare alla loro libertà religiosa.
 
La campagna "Stop racism, not the game!" rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente sportivo più inclusivo e rispettoso. Per maggiori informazioni sul progetto Monitora e sulla campagna "Stop racism, not the game!", è possibile visitare la pagina dedicata sul sito di Uisp.

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