Alcuni atleti Masi dell'
orienteering di interesse nazionale, Marcello Lambertini, Enrico Mannocci e Andrea Rimondi, sono stati coinvolti nello studio promosso delle Università di Chieti e dell'Aquila per analizzare gli effetti dello sforzo durante una prova di orienteering.
I ragazzi hanno partecipato al campo di allenamento in Abruzzo (Campo Felice – Lucoli), insieme ad altri atleti di età compresa dai 14 ai 18 anni e sono stati coinvolti nello sviluppo di un test, ancora in fase di validazione scientifica.
Il progetto di ricerca medico-biologico-psicologico e sportivo focalizza l’attenzione sull’attività sportiva, in particolare sull’orienteering in ambiente naturale.
Gli atleti, per i tre giorni di durata del campo, sono stati sottoposti a numerosi test fisici e psicologici. Tra questi il test del lattato, della saliva, quello ormonale per la ricerca del livello di stress.
"
Abbiamo lavorato intensamente per 3 giorni – ha dichiarato Maria Chiara Crippa, psicologa dello sport -
e devo dire che ho visto grande impegno da parte di tutti. Lavorare in queste condizioni è stato un grande piacere con personale, docenti e ricercatori uniti per un obiettivo comune".
Una “prima volta” per l'Orienteering, quindi, mai rientrato fin’ora in un protocollo di ricerca esclusivo e, senza dubbio, lo studio in questione, rappresenta un esempio unico nel panorama dell’Orienteering internazionale e della ricerca applicata sul campo.
Il progetto potrà avere ricadute applicative sulle strategie di gestione dell’affaticamento, dei processi cognitivi e dei processi emozionali in gara.
I primi risultati potrebbero essere presentati già dalla prossima estate, non vediamo l'ora di vederli e vi terremo aggiornati sugli sviluppi.